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ABOLIZIONE DEL GREENPASS

Certificazione verde e controllo sociale

Abbiamo sentito per più di un anno la litania per cui il Green Pass sarebbe servito a proteggere noi e gli altri. Ricordiamo Mario Draghi ed i suoi ministri con le frasi più celebri:
 - "Col Green Pass garanzia di ritrovarsi tra persone non contagiose" (Draghi);
 - "L’appello a non vaccinarsi, è un appello a morire. Non ti vaccini, ti ammali, muori o fai morire" (Draghi);
 - "Fatevi infilare dentro il naso fino al cervello i due cotton fioc lunghi…" (Brunetta); 
 - "I dispositivi di protezione individuale (leggi mascherine agli scolari) svolgerebbero non un presidio meramente sanitario ma un “valore educativo” fondamentale" (Bianchi);
 - "Tutti i vaccinati possono infettarsi ed infettare? Baggianata perché è l’eccezione non la regola" (Sileri);
[...]

Abbiamo sempre combattuto affinchè questa tessera "Fascista" fosse abolitaPerchè la definiamo Fascista?
E bene, dal 1938, la mancanza della tessera fascista (e quindi l'iscrizione al partito) comportava l'impossibilità di accesso al lavoro e sanzioni agli imprenditori che avessero assunto un dipendente privo di tale tessera. Vi ricorda qualcosa?

 

A cosa è realmente servita?

Appurato che la vaccinazione e persino l'infezione naturale, non apportano benefici alla non trasmissibilità del virus covid-19, allora a cosa è servita realmente? 
L'utilizzo di tale tessera è servito al governo per un controllo sociale della popolazione. Per imporre il proprio potere e la propria "tirannia" nei confronti dei cittadini italiani. Proprio come durante il ventennio fascista, hanno calpestato i diritti fondamentali dell'uomo. Ha privato ed attualmente ancora priva migliaia di famiglie a scegliere tra vaccinazione e quindi green pass o lavoro.
L'esecutivo Draghi, ha proibito l'accesso ad alcuni luoghi pubblici essenziali quali, uffici comunali, uffici postali, banche, ecc. se non dietro l'esecuzione di un tampone (per i non vaccinati). 

I fatti oggi dimostrano ciò che diciamo da tempo... i vaccinati sono stati tra i maggiori vettori del virus in quanto poco monitorati!

Chiunque non abbia voluto allinearsi, anche per motivi di salute, ha subito una qualche forma di violenza e discriminazione.
 

 Allo scioglimento del CTS (Comitato Tecnico Scientifico) il Prof. Greco, ex membro ha ammesso:

La più grande difficoltà del CTS è stata dover suggerire misure di contenimento e mitigazione la cui efficacia scientifica era debole mentre i costi sociali ed economici erano certi. Qualunque chiusura, a cominciare dalle scuole fino alle restrizioni delle attività commerciali, non è riuscita a contrastare la diffusione del virus


continua

L'errore più grande del CTS è stato on aver prodotto comunicazione. Si è dato spazio ad una serie di virologi autonominati che l'hanno gestita. È vero, abbiamo tenuto una conferenza stampa ogni settimana, ma senza impatto mediatico perchè tutti gli spazi erano occupati. Noi abbiamo rispettato un vincolo di riservatezza, mentre le virostar hanno avuto accesso ai media in modo intenso pur non conoscendo le informazioni di chi era in prima linea e non avendo esperienza specifica

 

Alcuni medici e virostar si sono spinti oltre... sembrerebbe - la magistratura sta indagando - che in alcune cliniche, malati non vaccinati "perdessero" il diritto ad essere curati e/o rimandati a data da destinarsi.
Ringraziamo tutti i medici che hanno combattuto in prima linea i malati e che per le loro posizioni hanno subito pressioni, richiami o addirittura si sono visti sospendere dai rispettivi Ordini, mentre medici che non hanno adempito al giuramento di Ippocrate si sono visti elogiare dallo stato e dai giornalisti complici.

 

Non lo dimenticheremo mai!
In molti ora cercano la "pacificazione", cioè un liberi tutti... come se nulla fosse accaduto! No! Nessuna pacificazione e nessun liberi tutti. Perseguiremo tutte le strade affichè venga fatta chiarezza e giustizia su una delle pagine più buie dal dopoguerra ad oggi, sulla "repressione" e sulla "violenza" subita da una parte della cittadinanza italiana per aver - tra l'altro - rispettato la legge nazionale ed il codice di Norimberga:

 

  1. Il consenso volontario è assolutamente essenziale. Ciò significa che la persona interessata debba avere capacità legale di esprimere il consenso; che essa sia nella condizione di poter esercitare un libero potere decisionale senza che si intervenga con la forza, con la frode, con l'inganno, con minacce o esagerando con qualsiasi forma di vincolo o coercizione; che essa abbia sufficiente conoscenza e comprensione degli elementi coinvolti nello studio, tali da permettere una decisione consapevole e ragionata. Questo ultimo elemento fa si che prima che il soggetto decida affermativamente sia informato circa la natura, la durata, lo scopo della sperimentazione, nonché dei metodi con cui verrà condotta, qualsiasi disagio o pericolo potenziale ed i possibili effetti sulla salute che potrebbero derivare dal partecipare alla sperimentazione. Il dovere e la responsabilità di accertare la bontà del consenso rimane in capo alla persona che avvia o dirige la sperimentazione. Questo è un dovere personale ed una responsabilità che non possono essere delegate impunemente. (https://media.tghn.org/medialibrary/2011/04/BMJ_No_7070_Volume_313_The_Nuremberg_Code.pdf)
  2. L'esperimento dovrà essere tale da fornire risultati utili al bene della società; la natura dell'esperimento non dovrà essere né casuale, né senza scopo.
  3. Ci dovrà essere una pianificazione dell'esperimento sulla base degli esperimenti in fase preclinica in vivo, e sulla base della conoscenza approfondita della malattia
  4. L'esperimento dovrà essere condotto in modo tale da evitare ogni sofferenza o lesione fisica o mentale che non sia necessaria.
  5. Non si deve eseguire la sperimentazione se a priori si è a conoscenza che tale sperimentazione possa causare danni o morte.
  6. Il grado di rischio da correre non dovrà oltrepassare quello dei vantaggi, determinati dalla rilevanza umanitaria del problema che l'esperimento dovrebbe risolvere.
  7. Si dovrà fare una preparazione tale da evitare che il soggetto abbia lesioni, danni o morte.
  8. L'esperimento potrà essere condotto solo da persone scientificamente adeguate e qualificate, con il più alto grado di attenzione verso la sperimentazione e l'essere umano.
  9. Nel corso dell'esperimento il soggetto umano dovrà avere la libera facoltà di porre fine ad esso se ha raggiunto uno stato fisico o mentale per cui gli sembra impossibile continuarlo.
  10. Durante l'esperimento lo scienziato responsabile deve essere pronto a interromperlo in qualunque momento se indotto a credere che la continuazione dell'esperimento comporterebbe probabilmente lesioni, invalidità o morte per il soggetto umano.

 

Siamo per la libertà di vaccinazione ma soprattutto per la libertà di cura! Ogni individuo dovrà essere libero di poter scegliere se utilizzare o meno un farmaco e/o una cura, anche se vitale!
 

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